“Facevamo manifestazioni antifasciste quando i fascisti erano rappresentati solo dai nostalgici del MSI. Manifestavamo contro la guerra in Vietnam e i regimi autoritari in lontani angoli del mondo.
Mentre adesso che in Italia c’è un fascismo diffuso e aggressivo che sta crescendo, grazie anche al tacito appoggio di alcune forze politiche, ci limitiamo a indignazioni virtuali e occasionali.
Intanto Liliana Segre riceve continue minacce, a Roma si bruciano librerie e negli stadi si sentono sempre più spesso cori razzisti.
Episodi che, una volta, avrebbero provocato tante manifestazioni di solidarietà e di antifascismo.
Invece adesso, ci limitiamo agli editoriali di condanna di pochi giornali, alle dichiarazioni di circostanza di alcuni politici e a qualche indignato post su facebook o twitter.
Quindi, dopo un paio di giorni, non se ne parla più.
Siamo diventati tutti indifferenti o, peggio, complici? “
Queste parole le ho sentite dire da un vecchio militante di sinistra nostro vicino di casa. Non sono riuscito a trovare una risposta convincente alla sua domanda.