
Le prime indiscrezioni sulla composizione del nuovo governo dicono che avrà un folto gruppo di tecnici: Dovrebbero essere dodici, ovviamente di destra, come tutti i tecnici. A quanto pare, infatti, i tecnici di sinistra in natura non esistono. E nemmeno politici coerenti con le loro idee.
La Meloni, ad esempio, non appena ha capito di avere concrete possibilità di andare al governo ha dichiarato solennemente di non essere fascista. Per rafforzare questa sua affermazione ha detto, che, quando è nata, Mussolini era già morto da molto tempo.
Un’argomentazione non del tutto convincente. Infatti come ha fatto notare ironicamente Guccini, intervistato da Diego Bianchi, la Meloni è cristiana, ma quando è nata Cristo era morto da parecchi secoli.
Ma non importa. L’importante è adeguarsi al nuovo ruolo, come fanno tutti. Cosa che lei fa con molta diligenza. Infatti, adesso che è sicura di essere a capo del nuovo esecutivo, non è più amica di Putin, ma dell’America e pronta a schierarsi dalla parte della Nato. Inoltre è anche diventata sostenitrice della UE e dell’Euro e cercherà anche di non far aumentare il debito pubblico.
Alcuni, ma non troppi, forse avranno da ridire su questi comportamenti disinvolti, ma, che un politico cambi idea, è abbastanza frequente. In tanti, spesso, cambiano anche partito. Ormai nessuno si stupisce più.
Ma qui la notizia è un’altra. Queste prese di posizione sembrano tratte da una certa agenda della quale si è parlato molto nelle ultime settimane.
Quindi mettendo insieme tutti questi elementi, noi, da questi parti. abbiamo il sospetto che il prossimo governo si chiamerà Meloni, ma, in realtà, assomiglierà molto ad un Supermario Draghi bis. Chissà!