Frustrati e depressi

Non so da voi, ma qui si cominciano a vedere gli effetti psicologici del Covid. Infatti molti hanno dei comportamenti strani che prima non avevano.

Una delle categorie più a rischio è quelle degli ipocondriaci. Mio cugino,  che passa la maggior parte delle sue giornate sottoponendosi a viste mediche o prenotando esami, pur essendo assolutamente sano, adesso ha dei dubbi sul vaccino. Teme che possa avere imprevedibili  e dannosi effetti collaterali. Tanti altri,, più o meno ipocondriaci, sono diventati improvvisamente no vax o quasi.

Poi ci sono quelli, normalmente ligi alle regole, che diventano intransigenti fino al parossismo e talvolta pericolosi. Come un signore di  Bologna che ha incontrato per strada uno con la mascherina abbassata. Prima lo ha invitato bruscamente a indossarla correttamente e poi per convincerlo a farlo gli ha puntato contro una pistola carica. Il malcapitato, nonstante la paura, è riuscito a chiamare i carabinieri che hanno disarmato e denunciato il suo aggressore.

Sui social, intanto, persone che prima si limitavano a scrivere un diario quotidiano e avevano qualche tendenza dietrologica in breve tempo e, senza alcuno sforzo, sono diventati complottisti. Adesso si lanciano in anatemi contro i poteri occulti che hanno sintetizzato e messo in circolazione il Covid. 

Un’altra categoria attualmente molto disagiata è quella dei tombeur de femmes veri o presunti che siano.

Un amico che, da sempre, si considera  uno di loro, è molto frustrato. La pandemia ha bloccato quasi del tutto la sua perenne voglia di avventure. “Era già complicato prima, sostiene, mentre adesso è semplicemente impossibile. Ormai siamo all’autarchia sessuale. Sono convinto che ci sia stato un aumento vertiginoso delle vendite di sex toys da usare in solitario. Infatti la pubblicità della Durex di qualche tempo fa invitava  all’autoerotismo. Sarà anche vero, che, come scriveva Woody Allen anni fa, è un rapporto con qualcuno al quale teniamo molto, ma è decisamente insoddisfacente e frustrante.”

Dopo aver fatto queste amare considerazioni ha dichiarato che in futuro potrebbe anche sposarsi, lui che sembrava lontano anni luce da questa prospettiva.

Poi c’è chi, dopo un anno vissuto pericolosamente, tra paure, incertezze e speranze. adesso, travolto dalla valanga di notizie quotidiane sulle varianti, cede alla depressione e vede nero. In fondo al tunnel non vede la luce, ma un futuro in stile sopravvissuti. 

Ma, per fortuna, c’è anche qualcuno che reagisce in modo diverso alla situazione. Un amico che aveva contratto il Covid lo scorso Aprile, dice che dopo aver superato la malattia, che ha avuto in forma abbastanza pesante, si è sentito forte come un leone. Anche oggi si sente molto bene ed è ottimista sul futuro. Speriamo di sentirci tutti così, alla fine di questa triste storia.