Il silenzio è d’oro

La notizia della vittoria di Gualtieri con il 62,2% alle elezioni suppletive di Roma per un seggio alla camera si trova nella parte bassa delle homepage, ancora tutte occupate dal virus.

Certo si tratta di una notizia piccola piccola, ma solo dieci giorni fa avrebbe campeggiato nelle prime pagine e animato le solite, inutili discussioni da talk show. Dopo tutto si trattava di un’elezione, uno dei primi appuntamenti di una primavera tutta elettorale. Con relativa martellante e sfibrante campagna. Come è successo finora. Ma adesso?

Come farà l’ex capitano ad andare in giro per l’ìitalia a spararsi selfie a raffica, visto che è diventata una pratica ad alto rischio? E le sardine come riusciranno a riempire le piazze? Come farà Di Maio a trovare un palco su cui dare spettacolo con le sue conoscenze scientifiche, culturali e lessicali?

Per quelli del PD, invece, non cambierà molto. Si faranno vedere poco come hanno fatto negli ultimi tempi.

Forse sono convinti che sia necessario andare oltre i toni bassi del passato e rimanere in silenzio. A quanto pare Il silenzio paga, Come è successo a Napoli con la vittoria di Riotolo e a Roma con quella di Gualtieri.

La percentuale bassa dei votanti indica che si sono recati ai seggi solo i più convinti che, a quanto pare, sono gli elettori di sinistra. Non tutto il virus viene per nuocere.

Effetti collaterali

Alcuni turisti provenienti dalla Lombardia e dal Veneto, al loro arrivo alle isole Mauritius, sono stati invitati a rimanere in quarantena per un paio di settimane, oppure a tornare a casa.

Un brutto colpo per quelli che guardano con sospetto gli stranieri, in particolare quelli con la pelle scura, accusandoli di portare da noi malavita e malattie. La legge del contrappasso ha colpito ancora.

In quarantena sono finiti, loro malgrado, anche i politici. Ne soffrono soprattutto i due con l’ ego più grande che, probabilmente, mal sopportano di essere stati allontanati dalle prime pagine dei giornali da un organismo talmente piccolo che si può vedere solo al microscopio.

Sono passate in secondo piano anche le elezioni suppletive per un seggio al senato che si sono svolte a Napoli.

Ha vinto Sandro Ruotolo, l’ex cronista di fiducia di Michele Santoro, sostenuto da una coalizione di centro-sinistra. Se non ci fosse stato il virus in circolazione i vari talk show gli avrebbero dedicato almeno un paio di giorni di inutili chiacchiere.

Poco risalto ha avuto anche l’ennesima giravolta di Carlo Calenda.

Qualche mese fa era uscito dal PD. Poi aveva fondato un partito. Quindi aveva deciso di unirsi a +Europa. Ma poi aveva cambiato idea e voleva allearsi con Renzi in vista delle prossime elezioni di primavera. Ieri, invece, ha annunciato che, per l’occasione, intende allearsi con il PD.

Chissà se quelli del PD sono stati avvertiti.

Effetti collaterali di un’epidemia.