Salto a tre

Conte è’ l’uomo del momento non c’è dubbio. Al ritorno da Bruxelles è stato addirittura accolto in parlamento da una standing ovation. Forse non era mai successo. Hanno applaudito tutti, tranne uno: il più prepotente  dei suoi due ex padroni.

Anche l’altro ex padroncino non si è spellato le mani. Ma tutti gli altri, persino Renzi, hanno salutato non tanto i miliardi che ha portato a casa, ma il fatto che così ha consolidato la sua posizione di presidente del consiglio e attualmente non ha rivali.

L’ex Giuseppi è il vincitore del momento e tutti vogliono salire sul suo carro. Ma bisogna fare in fretta, i posti disponibili non sono tanti. Infatti con tempismo perfetto in tre, Quagliariello, Toti e Romani hanno lasciato l’ormai esaurito partito azienda e sono approdati nel gruppo misto.

La motivazione ufficiale è che sarebbero in disaccordo con Berlusconi che ha più volte manifestato l’intenzione di appoggiare il governo.

Ma i giornali di destra avanzano l’ipotesi che i tre siano, invece, in attesa del momento più favorevole per passare nei banchi del governo. Ma senza l’ingombrante presenza del loro ormai ex datore di lavoro sgradito ai grillini.

Se questo fosse vero sarebbe un bel cambiamento di rotta per uno come Toti. Solo qualche mese fa sembrava sul punto di trasferirsi sul carroccio con armi e bagagli mentre adesso se Conte facesse un suo partito o avesse bisogno di uomini per rafforzare il governo sarebbe pronto a fare il “salto del Quagliariello”.