Il compagno

Unknown

 

 

Giorno dopo giorno, anche qui si torna a parlare di politica. In particolare del governo e di Conte. Qualcuno lo considera ancora un uomo per tutte le stagioni. Un opportunista che ha saputo cogliere al volo la possibilità, del tutto inaspettata, di fare carriera in politica e anche ad alto livello.

Ma tanti altri, anche persone insospettabili, hanno fiducia in lui. Sembra abbiano apprezzato la sua gestione dell’epidemia che putre, all’inizio, aveva suscitato parecchi malumori.

Qualcuno pensa che abbia uno stile che richiama quello dei vecchi esponenti della DC. Una constatazione più che una critica. Dopo gli estremismi degli ultimi tempi, ad alcuni il suo ton pacato sembra una qualità.

Quanto ai risultati che ha raggiunto i 172 miliardi che dovrebbero arrivare dall’ex Europa matrigna hanno suscitato incredulità, ma anche alimentato qualche speranza per il futuro.

A questo punto il suo gradimento mi sembrava fosse già salito parecchio. Ma il salto decisivo, almeno da queste parti, lo ha fatto qualche giorno fa quando ha letteralmente rispedito al mittente le critiche di Confindustria. Ho sentito un vecchio militante del PD sostenere che Conte è più di sinistra del PD e soci. Lo ha addirittura chiamato compagno.

Di questo passo dove andremo a finire?

Una possibile risposta me l’ha data il mio barbiere: Lui, ex elettore leghista, sostiene che Conte è l’uomo nuovo della politica italiana e sembra persino onesto. Potremmo ritrovarcelo presidente per i prossimi anni.

Un sondaggio uscito oggi sembra dargli ragione. Pare, infatti, che se Conte fondasse un suo partito potrebbe arrivare oltre il 14 per cento. Niente male per un ex avvocato di provincia con il curriculum truccato. Ma niente di straordinario per un uomo che ha ben due santi in paradiso: Padre Pio e Sergio Mattarella.

Un limite, però, ce l’ha anche lui. Secondo il mio barbiere la sua chioma sempre uguale e senza un capello fuori posto nasconde un parrucchino.

Il miracolo di Arlecchino

Conte

Lo avevano paragonato ad Arlecchino servitore di due padroni. Anche se non sembrava furbo e arguto come il personaggio messo in scena mille volte da Strehler.

Ma anche lui aveva due padroni ingombranti e prepotenti che lo usavano come prestanome con il compito di mediare tra posizioni spesso divergenti. Un lavoro che ha svolto con grande impegno.

Intanto, però, giorno dopo giorno, prendeva nota dei rospi che doveva ingoiare. Finché uno dei due padroni, quello più prepotente, ha fatto un passo falso. E lui si è sentito come quando, durante un processo, la difesa trova una falla nell’impianto accusatorio del PM e si è lanciato in una arringa feroce con cui ha fatto a pezzi il suo ex padrone.

Nel frattempo anche l’altro padroncino è caduto in disgrazia e adesso si è aggrappato all’unica poltrona che gli è rimasta come un naufrago ad un salvagente.

Così Conte, è entrato sempre più nella parte del presidente e, nello stesso tempo, senza farlo sapere in giro, si è trasferito sulla nave traballante, ma comunque ancora a galla, del PD.

Molti hanno riso, e qualcuno si è anche indignato, quando Zingaretti lo ha definito un punto di riferimento per la sinistra. Ma forse lo aveva detto ricordando quello che Napoleone chiedeva ad un generale prima di arruolarlo. Pare, infatti, che alla fine del colloquio fosse solito chiedere:” Lei è fortunato?”

I fatti, incredibilmente, potrebbero dare ragione al povero Zinga. In effetti Conte fortunato lo è, eccome. Non solo si è ritrovato ad assumere un ruolo che mai avrebbe immaginato di poter ricoprire, ma grazie anche ad un virus venuto da lontano sta scalando la classifica della popolarità.

Il suo tono rassicurante e pacato pare piaccia agli italiani. Soprattutto dopo la stagione di contrapposizione feroce che scivolava spesso nell’odio. Insomma sembra l’uomo giusto arrivato al momento giusto.

Conte ne è consapevole e sta ben attento a non fare un passo falso. Padre Pio, o chi per lui, gli ha fatto un grosso miracolo e lui sa benissimo che i miracoli non si ripetono.

Epifanie

Befana

Epifania significa manifestazione del divino, apparizione.Il giorno in cui una divinità si mostra agli uomini.

Ma, in pratica, per i bambini vuol dire dolci infilati in una calza e, a volte, qualcuno fuori.

Magari quel giocattolo che Babbo Natale si era dimenticato di consegnare. Per tutti gli altri è solo l’ultimo giorno di ferie natalizie.

Alcuni politici, invece, le manifestazioni divine possono averle tutto l’anno.

C’è chi riceve messaggi dalla Madonna, chi si rivolge ogni giorno a padre Pio, chi a San Gennaro, chi a Santa Lucia e via santificando.

L’unico che non conosce epifanie e non ha santi in paradiso è il fratello sfortunato di Montalbano.

Buona Epifania a tutti.