Distrazioni

Ci siamo distratti con la telenovela della mancata elezione di un nuovo presidente della Repubblica. Poi con il festival di Sanremo.

Adesso dovremmo seguire con passione le olimpiadi invernali, ma non è facile. I collegamenti, i continui riepiloghi fatti di interviste e commenti. che c’erano durante le olimpiadi dello scorso anno, sono un lontano ricordo. Mentre le dirette sono solo ad orari in cui la maggior parte della gente lavora. Quindi se seguirle è difficile, appassionarsi è quasi impossibile.

Però siamo liberi di provarci per non pensare sempre ai problemi quotidiani. Agli aumenti dei prezzi e delle bollette e alla ormai cronica pandemia, che adesso su giornali e tv ha meno risalto di prima ed è ridotta ai soli bollettini quotidiani. Evidentemente lo spettacolo è durato molto, troppo e non fa più audience.

Così bisognava inventarne un altro, ma quale? L?ennesima polemica sui diritti degli LGBT? L’invasione degli stranieri? Avvistamento di una formazione di UFO? Avvistamento di un politico onesto dotato di intelligenza media? Questa è una missione impossibile,, mentre le altre ce le siamo già giocate.

Poi da oltre Atlantico è arrivato un segnale forte e chiaro: la guerra. Ma non una qualsiasi, una guerra nel vecchio continente che potrebbe scatenare addirittura un olocausto nucleare. Neanche fosse la riedizione della crisi di Cuba degli anni 60.

Per adesso è solo la guerra più annunciata di sempre. Talmente annunciata che forse non  scoppierà mai. Se lo scopo è quello di distrarci dai problemi e farci dimenticare la pochezza del ceto politico, era meglio Sanremo.

Giochi tricolori

Le olimpiadi di Tokio anche senza la presenza degli  spettatori sono sempre un grande spettacolo, che inizia, come sempre, con la sfilata degli atleti di tutte le nazionalità trasmessa a reti unificate.

Le tute degli atleti italiani, come sempre, sono state disegnate da uno stilista, in questo caso Giorgio Armani. Quindi era lecito aspettarsi che avesse conferito agli outfit degli atleti la sobria eleganza e quel tocco personale mai scontato che ha sempre caratterizzato le sue creazioni.

Invece, abbiamo visto sfilare atleti infagottati in larghe tute bianche con un enorme tricolore rotondo sul davanti, che assomiglia ad una pizza. Nonostante la camminata agile e svelta, gli azzurri, come in tanti hanno scritto sui social, sembravano dei Teletubbies, i famosi pupazzi animati per bambini. 

Ma il particolare che più ha attirato l’attenzione è il tricolore rotondo. L’intenzione dello stilista pare fosse quella di unire il tricolore al sol levante ma, secondi alcuni, è diventata una pacchiana ed esagerata esibizione di patriottismo che non rimarrà isolata.

Lo si è visto già dopo la prima medaglia d’oro conquistata in uno sport, il takewondo, sconosciuto ai più. In altri tempi, avrebbe avuto solo un paio di colonne sui giornali e pochi secondi in tv, invece ha conquistato le prime pagine di giornali e telegiornali che dedicano incessantemente i titoli di apertura alle imprese degli azzurri.

Un’esplosione di patriottismo che , probabilmente, continuerà fino alla fine:

Quando qualcuno, come è successo dopo la vittoria agli europei di calcio, ci spiegherà che le medaglie conquistate dagli atleti azzurri sono state non solo il risultato del loro impegno e della loro bravura, ma anche del respiro e della credibilità internazionale del governo in carica. In particolare del suo atletico presidente.