Con Te partirò…

Ieri pomeriggio, dopo aver dato la solita occhiata al bollettino quotidiano della pandemia, speravamo di sapere se l’ex elevato e l’ex comico avevano trovato un accordo oppure no.

Nel fine settimana in tanti si erano lanciati in previsioni e paragoni azzardati. C’è chi ha paragonato addirittura Grillo a Berlusconi. Sostenendo che sono entrambi fondatori dei rispettivi partiti e non intendono cedere il comando delle loro creature a nessun altro.

Magari ogni tanto ci pensano, scelgono un successore, ma poi cambiano idea. Il paragone, però, non è del tutto calzante perché Berlusconi ha la piena proprietà di FI. Grillo, invece, possiede solo il marchio. Mentre I soldi, cioè i voti, li ha Conte. Qualcuno dice che Grillo non cederà, mentre qualcun altro è convinto che stia facendo una sceneggiata per rassicurare e non far scappare i diri e puri dell’ex movimento.

Eravamo in attesa di scoprire quale fosse stata la previsione  esatta, ma la conferenza stampa di Conte non lo ha rivelato. Infatti non ha fatto altro che confermare la sua posizione. Ovvero che. dopo aver fatto per un anno il servitore di due padroni, dei quali era riuscito non senza difficoltà, a liberarsi, non ha nessuna voglia di ritrovarsene un altro in casa. Quindi punto e a capo? Chissà! 

Conte ha anche affermato di non avere un piano B, ovvero l’intenzione di fondare un suo partito. Ma, a parte il fatto che, quando un politico fa un’affermazione del genere vuol dire che il piano B lo ha già pronto da tempo, la proposta di far votare il suo statuto potrebbe essere comunque l’atto iniziale della fondazione di un nuovo partito. Se Grillo vorrà, si chiamerà Movimento a Cinque Stelle 2.0, altrimenti avrà un altro nome che, quest’ora, potrebbe essere già stato depositato  presso un notaio.

Secondo l’Economist, il nome sarebbe “Con Te”. Confidenziale e semplice per un altro partito decisamente personale che piacerebbe ai cronisti politici costretti da anni a chiamare i membri del movimento, grillini, penta-stellati o Cinque Stelle.

Ammesso che sia vero.

Ma, forse, non succederà niente di tutto questo. Infatti pare che Grillo, che non ha ancora risposto a Conte, sia preoccupato.Forse qualcuno gli ha spiegato che se rompe con Conte rischia di rimanere solo con Dibba e pochi altri.

Molti parlamentari grillini, infatti, sarebbero intenzionati ad andare dove ci sono i soldi, ovvero i voti e la possibilità di essere rieletti. Ma questo, forse, lo sapremo alla prossima puntata.

Estate italiana

Il termometro segna 33 gradi, il cielo è sereno, l’aria calda e umida; la prova costume è già stata fatta; si prenotano appartamenti e alberghi al mare o in montagna; in Trentino si è aperta la stagionale caccia all’orso e il virus è in ritirata. Tra poco vedremo politici e vip vari a bagnomaria nel Mediterraneo. Insomma è estate, la stagione più attesa dell’anno. Anche dai politici. Lo scorso anno hanno dovuto fare gli straordinari a Ferragosto a causa di una tale che voleva i pieni poteri. A proposito, chissà se tornerà al Papeete.

Ma quest’anno il barometro del governo segna bel tempo. Nonostante i ricorrenti titoli dei giornali che raccontano di tensioni, fibrillazioni e strappi imminenti all’interno della maggioranza, nessuno cercherà di far cadere il governo.

Non certo Dibba che, più che un posto in parlamento sta cercando un posto di lavoro.

Non certo Renzi che, pur non capacitandosi della cosa, si è reso conto di non essere più l’idolo delle folle. Sa che in caso di elezioni rischierebbe di dire addio anche al suo seggio da senatore.

Non ci pensa nemmeno Zingaretti che si è aggiudicato con ampio margine il premio Sfiga 2019-2020. Nella motivazione, redatta da Massimo Cacciari, si legge che dopo avere preso in carico un partito in crisi puntava a rinnovarlo partendo dal congresso. Ma poi la caduta del governo giallo verde e la nascita obbligata di quello giallo rosso, ha fermato il suo progetto. Questo 2020 doveva essere l’anno buono per tentare il rilancio del PD e della sinistra, ma poi è arrivato il Covid 19 e, come se non bastasse, lui lo ha preso al volo. Da allora di lui abbiamo saputo solo che è guarito o poco più.

Qualcuno ha notato al sua scarsa intraprendenza e ha lanciato l’idea di cambiare segretario. Ma per farlo dovrebbe passare sul cadavere di Franceschini, attuale segretario ombra del partito.

Il più tranquillo. di tutti, sotto il solleone, sarà sicuramente Conte, che, al contrario di Zingaretti è stato baciato dalla fortuna. La sua poltrona non è affatto in discussione. Lo vedremo presto sulle copertine dei giornali di gossip, immortalato in compagnia della sua fidanzata su qualche spiaggia pugliese e, probabilmente, anche a San Giovanni Rotondo a rendere omaggio al suo santo protettore.

Chi, invece, tra una gaffe e l’altra sogna di far cadere il governo, sono Salvini e Meloni. Ma sono stati spiazzati dal virus e da mesi ormai, sono fermi al vorrei, ma non posso.

Buona estate a tutti.