“Forse non era il giorno di Natale, ma il periodo era quello. Era una mattina fredda ed era ancora buio. Stavo mungendo una mucca, quando sentii un lamento, una specie di guaito davanti alla porta della stalla. Andai ad aprire e mi trovai davanti un piccolo cane lupo, magro e infreddolito che si affrettò ad entrare nella stalla. Annusò l’aria, poi mi guardò e abbaiò due o tre volte. Aveva fame. Tanta fame. Allora gli portai i resti della cena e una ciotola di latte. Il cagnolino, mangiò tutto e poi si sdraiò sulla paglia dove rimase a dormire per parecchie ore. Provai a chiedere ai vicini per sapere se quel piccolo lupo avesse un padrone, ma nessuno lo aveva mai visto. Così decisi di tenerlo. Lo chiamai Natalino, ma poi lo avrei sempre chiamato Lino.
In poco tempo prese l‘abitudine di seguirmi quando andavo nei campi. A volte saliva anche sul trattore con me.
Qualche anno dopo. un giorno di primavera, andai nella vigna a potare le viti seguito come sempre da Lino Ma un paio d’ore più tardi Lino tornò da solo. Andò davanti a casa e cominciò ad abbaiare. Non appena lo zio uscì Lino dopo aver abbaiato l’ennesima volta si diresse verso i campi e lo zio lo seguì. Mi trovò a terra in mezzo all’erba: Avevo avuto un malore. Mi portarono subito all’ospedale e dopo un paio di settimane tornai a casa. Da quel giorno io e Lino diventammo ancora più inseparabili.”
Questo è l’episodio natalizio che il nonno. quando ero piccolo, mi raccontò una sera di Natale.
Buon Natale a tutti.