
Qualcuno li chiama semplicemente corridori. Ma non sono maratoneti e neppure fanatici del jogging. Corrono e basta. Dovunque. Lungo strade principali, secondarie e di campagna. Hanno un’età apparente tra i trenta e i quaranta anni. Uno di loro passa tutte le mattine davanti a casa mia. Va a comprare il giornale all’edicola dietro l’angolo e poi se ne torna a casa che è distante circa sette chilometri.
Un altro munito di occhiali da sole, zainetto, pantaloncini corti e scarpe da trekking corre quasi ogni giorno sul ciglio di una trafficatissima strada provinciale.
Un altro ancora va avanti e indietro da un quartiere di periferia al centro della città spingendo una bicicletta sulla quale non sale mai.
Una volta ho chiesto a uno di loro dove stesse andando cosi di corsa e lui mi ha dato una riposta un po’ confusa ma, allo stesso tempo, chiarissima:“ Non lo so, ma devo andare.”
Uno psicologo direbbe che sono affetti da una sindrome ossessivo-compulsiva e un medico che soffrono di ipertiroidismo.
A me, invece, piace pensare che stiano cercando una via du fuga da questa piccola Italia da troppo tempo in bianco e nero, e adesso anche pandemica, per andare verso nuovi orizzonti più ampi, colorati, liberi dal Covid e dal governo Draghi.
abitudini cittadine 🙂 Qui tutto si muove lento e quando esci trovi sempre gruppetti di persone che parlottano ad ore, qua e là 🙂
"Mi piace"Piace a 1 persona