Appunti romani

Trinità dei Monti 2021

Sono andato a Roma dopo quasi due anni di assenza. Ho trovato una città diversa da come la ricordavo. Non c’era il solito traffico caotico e le strade non erano piene di turisti.

Anche nei negozi non c’era molta gente. Alcuni sono chiusi e forse non riapriranno più. Nella splendida galleria intitolata ad Alberto Sordi, in piazza Colonna, tutti i negozi erano chiusi. E’ rimasta solo la libreria Feltrinelli. Dicono che è tutta colpa degli affitti troppo alti e della pandemia. 

Tuttavia il minore affollamento ha anche un pregio, ti permette di vivere meglio la città ed apprezzarne i monumenti e gli angoli più suggestivi. Ad esempio, davanti alla fontana di Trevi non c’era tanta gente e la si poteva ammirare senza nessuno davanti ad ostacolare la visuale. 

Per la prima volta ho visto tutta intera anche la scalinata di Trinità dei Monti, dove di solito si soffermano tanti romani e tanti turisti. Però vederla quasi deserta faceva un po’ impressione.

Non era molto affollato nemmeno il Pantheon un luogo dove vado ogni volta che mi capita di andare a Roma. Perché sotto quella cupola si provano suggestioni uniche che sono possibili solo in un luogo come quello rimasto pressoché intatto dopo duemila anni.

Come ha scritto Stendhal, è straordinario poter veder con i propri occhi quello che vedevano i romani di duemila anni fa. Ammirare quello spazio rotondo che è assolutamente inclusivo, aperto a tuti gli dei e a tutti i visitatori senza distinzioni di razza, sesso e religione. Uno spirito così diverso da quello che oggi alimenta tanti integralismi religiosi in giro per il mondo.

Quest’anno , per la prima volta ho potuto apprezzare appieno tutta la sua maestosa semplicità data la scarsa affluenza di pubblico. 

Pantheon 2021

A proposito di pubblico non c’erano gli onnipresenti turisti giapponesi e nemmeno i tanti artisti di strada e le frotte di finti legionari che, di solito, si aggiravano nei pressi del Colosseo. Ho visto solo un mimo un po’ sovrappeso ed un paio di ragazzi che suonavano la chitarra.

Mentre al Pantheon ho ritrovato un personaggio che ormai ne è parte integrante come una colonna dorica. E’ una vecchietta piccola, esile, vestita di nero e curva sotto il peso degli anni. Aveva una ciotola in mano, con dentro una foto del papa, ed invitava i passanti a lasciare un obolo. Indossava il solito vestito nero con in testa un foulard, nero anch’esso, e, data la situazione, anche una mascherina ovviamente dello stesso colore. Aveva solo una scarpa, quella sinistra. Mentre il piede destro era fasciato, in parte, con una benda bianca.

Che sia una mendicante professionista, oppure no, poco importa perché comunque interpreta perfettamente un personaggio da commedia dell’arte. Un ruolo che, probabilmente, nel corso degli anni, e forse dei secoli, è stato interpretato da tanti attori diversi. Forse già ai tempi di Adriano quando il Pantheon fu ricostruito. Eterno, come la città eterna.

P.S.

Non ho incontrato né gabbiani aggressivi né cinghiali. Forse, dopo la  lunga e faticosa campagna elettorale, si sono presi una vacanza.

6 pensieri su “Appunti romani”

  1. Ti è sembrata più viva così vuota? Anch’io sono stata tante a volte a Roma, e confesso che mi piaceva la folla per entrare al Colosseo, mi sedevo volentieri sulla scalinata, e anche se facevo fatica a entrare a vedere la Fontana di Trevi, avevo l’impressione che anche la Roma antica fosse così, affollata, chiassosa, e con la gente mai triste. Roma la più bella città del mondo. Vorrei che tornasse piena e come un tempo, vorrei faticare a trovare un posto a sedere per mangiare alla romana in Trastevere.

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    1. Una volta sono andato in via delle quattro fontane. Era talmente affollata che avanzavo a fatica. Pensavo ci fosse un comizio, un concerto, una manifestazione. Niente di tutto questo. Era solo il passeggio di un tranquillo e tiepido pomeriggio di primavera. Quella folla sembrava rappresentare il fiume della vita che scorreva impetuoso. Un fiume rumoroso e colorato che adesso purtroppo e in secca. È stato interessante vedere alcuni angoli della città senza sgomitare, ma senza suoni, voci e rumori è stato come vedere un film muto.
      Spero che la prossima volta che andrò da quelle parti, probabilmente in primavera, tutto sia tornato come prima.c Ciao Spera. Grazie del commento. È sempre bello sentirti. A presto.

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  2. immagino che meraviglia visitare Roma così, in tranquillità.. Di certo manchiamo noi che abitiamo in campagna e che ci perdiamo tantissime occasioni di poter viaggiare. 🙂 Grazie per questo bel resoconto 🙂 Buonanotte

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  3. Io sono andata a Venezia, mesi fa, una città in cui avevo giurato di non rimettere più piede, e certo l’ho trovata molto più vivibile. Certo le città sono vive quando c’è molta gente in giro, ma alcune città italiane negli ultimi anni sono diventate preda del turismo, al punto di perdere la loro identità. Ci vorrebbe un equilibrio che non è facile trovare

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