
Dapprima c’erano solo i no tav, no triv, no euro. Poi, anche prima del covid sono arrivati i no vax, a cui si sono velocemente aggiunti i no covid, no mask e no pass.
Da tempo la parola che si sente pronunciare più spesso è no.
Quello che diceva che basta un si, sembra sia emigrato in Arabia Saudita.
Ormai siamo capaci solo di dire no, ma non aggiungiamo nessun però, nessun se e nessun ma.
Sembra non ci sia più nessuno in grado di proporre alternative a quello che non ci piace o riteniamo ingiusto.
Il pensiero unico incombe e ci segue come la nuvola dell’impiegato seguiva Fantozzi.
Abbiamo paura che ci piova addosso qualche disgrazia e, ogni tanto apriamo l’ombrello con su scritto no per proteggerci.
Eppure sopra le nuvole c’è ancora il sole e le nuvole non possono annientarlo. Ma lo abbiamo dimenticato e quando guardiamo in alto vediamo solo un cielo grigio.