Solidarietà

“C’é una parola che in questo inizio di terzo millennio si usa poco e sembra aver perso il suo significato originale: solidarietà.

Decenni fa si usava per sostenere chi lottava per acquisire diritti, per difendere un posto di lavoro o denunciare ingiustizie. Anche nei confronti di popoli lontani.

Adesso la si sente pronunciare raramente e, spesso solo per formalità come si fanno gli auguri per le feste. Se qualcuno perde il lavoro ci comportiamo come se avesse contratto una malattia. Gli auguriamo pronta guarigione, ma facciamo gli scongiuri e speriamo che non capiti anche a noi.

Siamo diventati egoisti. Quarant’anni di neoliberismo hanno lasciato il segno. Tanto più che questa struttura economica si è consolidata fino a diventare inattaccabile, inamovibile, inossidabile. Come pensa anche gran parte della sinistra.

I più coraggiosi cercano solo di limitarne i danni. Niente di più. Questo ha generato sfiducia nei confronti della politica e delle sue istituzioni. Ogni tanto speriamo che sia arrivato qualcuno in grado di cambiare le cose, ma poi rimaniamo sempre delusi.

Poi è arrivata la pandemia che ci ha reso ancora più cattivi, ansiosi e diffidenti. Così ci chiudiamo a riccio e cerchiamo di andare avanti come possiamo senza curarci troppo dei problemi degli altri presi come siamo dai nostri.

Al punto che non suscitano più indignazione e solidarietà nemmeno le tante morti sul lavoro che hanno già superato quelle dello scorso anno. Tuttavia, ogni tanto, riscopriamo il senso della comunità, ma quando arrivano dei profughi dai quali ci sentiamo minacciati.

Oppure riprendiamo a coltivare le relazioni di vicinato solo quando cerchiamo di difenderci dai ladri. 

Ormai reagiamo solo se siamo coinvolti in prima persona, quando i problemi bussano alla nostra porta. Infatti protestiamo contro il Green Pass perché ci riguarda tutti e con una determinazione degna di miglior causa.

Intanto la sinistra o quello che ne è rimasto, solidarizza. Ma con il cdx e il super neoliberista Draghi. “

lo sfogo di un conoscente, sindacalista di longo corso, mi lascia con l’amaro in bocca. Mi sforzo di essere più ottimista, ma è terribilmente difficile.

3 pensieri su “Solidarietà”

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