
“Nel giardino, oltre alle rose e ai gerani c’erano delle piantine che non fioriscono, però sono ricercate per le loro foglie. Ma non si trattava di insalata, bensì di cannabis.” Notizie di questo genere si leggono sempre più spesso nelle cronache dei giornali locali. Forse molti si stanno già preparando per quando verrà legalizzata.
C’è chi la coltiva per uso personale e la offre gli amici assicurando loro che si tratta di roba buona, fatta in casa, biologica. Non come quella di incerta provenienza e magari di scarsa qualità che si può comprare da uno spacciatore.
Ma c’è anche chi, oltre che coltivatore, si improvvisa spacciatore, vendendola per arrotondare lo stipendio che non basta mai, specie in un periodo di crisi economica e virale come questo. Dicono che la cannabis stia prendendo il posto della più costosa cocaina che, una volta, andava per la maggiore.
Ricordo che, qualche anno fa, al capolinea di un autobus, nel fine settimana, c’era una folla di persone del tutto normali ed insospettabili che aspettavano pazientemente il loro turno per acquistare una bustina di polvere bianca. Ma, dopo qualche settimana, lo spacciatore molto ricercato non solo dai clienti, ma anche dalla polizia, era sparito dalla circolazione. In seguito, forse, a qualcuno dei suoi ex clienti è venuta l’dea di coltivarsi la cannabis in casa.
Comunque l’obiettivo non sembra lo sballo, ma solo una breve fuga dalla realtà, un momento di pausa dai problemi di tutti giorni a cui si è aggiunto il covid.
A questo scopo c’è anche chi si accontenta di scolare una bottiglia di vino o qualche bicchiere in più di superalcolici.
Mentre chi non se li può permettere ripiega su grandi quantità di birra o di vino a basso costo.
Pensando a tutto questo mi è tornata in mente una striscia che, avevo visto, qualche anno fa, su un giornale inglese.
Alla mensa dei poveri un uomo chiedeva una doppia razione di minestra. Il cuoco gli faceva notare che avrebbe fatto un’indigestione coi fiocchi e quello rispondeva candidamente:”Ognuno si droga come può.”
Se poi devi scrivere tutti i giorni un copione trucido per un personaggio come Salvini, hai un motivo in più per farlo.
Ma questa è un’altra storia, tutta da raccontare.
forse sarà un buon metodo per contenere, se non eliminare del tutto il mercato nero.. non so, a me sembra una cosa da fare
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