Per anni ci hanno raccontato che saremmo diventati tutti più poveri. Eravamo diventati troppo ricchi e vivevamo al di sopra delle nostre possibilità. Quindi avremmo dovuto smetterla di fare la bella vita. Soprattutto i più giovani che avrebbero dovuto adeguarsi ad un tenore di vita più morigerato di quello dei loro genitori.
Ci hanno raccontato che, comunque, bisognava fare buon viso a cattiva sorte e lasciarsi andare ad una decrescita che avrebbe potuto essere felice anche se non del tutto indolore.
Perché comunque anche per decrescere bisogna darsi da fare, magari accettando lavori sottopagati e precari senza discutere.
Invece, negli ultimi tempi, pare che alcuni preferiscano passare le giornate sul divano, magari comprato con il reddito di cittadinanza.
Ci hanno raccontato che le leggi dell’economia neoliberista, che governa l’occidente e non solo, sono intoccabili e sacre come quelle scolpite da Dio in persona sulle tavole della legge.
Se qualcosa va storto è perché le abbiamo interpretate male.
Ci hanno raccontato che un licenziamento non è un problema, ma un’opportunità che ci può permettere di fare nuove ed interessanti esperienze di lavoro.
La sinistra è d’accordo, ma fa sapere che licenziare le persone con un sms o una email non sta bene. E’ contro le regole del bon ton.
Ci hanno raccontato che destra e sinistra sono categorie novecentesche ormai superate. Però possiamo scegliere il tipo di destra che vogliamo.
Ci hanno raccontato che una laurea è un certificato di disoccupazione. Meglio fare altro. Ad esempio l’idraulico. Un artigiano che ha sempre parecchio lavoro e parecchi soldi.
Quindi chi è nato povero non deve affannarsi a studiare inutilmente. E’ meglio che vada a lavorare.
Ci hanno raccontato che non ci sono più operai.
Forse perché sono meno numerosi di una volta e sono impegnati in turni diurni e notturni, quindi si vedono poco in giro.
Mentre non ci hanno raccontato che non ci sono più i padroni.
Almeno non quelli di una volta, che avevano l’ufficio al primo piano della palazzina dell’amministrazione. Adesso sono nascosti nelle scatole cinesi di fondi di investimento internazionali con sede in qualche remoto paradiso fiscale. Quindi per i loro dipendenti è diventato difficile anche protestare.
Ci hanno raccontato che era arrivato l’Unto del Signore, un uomo del fare capace di risolvere i nostri problemi in un attimo.. Ci abbiamo creduto, na poi abbiamo scoperto che non era vero. I problemi che voleva risolvere erano i suoi, non i nostri.
Ci hanno raccontato che adesso ne è arrivato un altro che non ha problemi personali e sicuramente si occuperà dei nostri.
Qualcuno però comincia ad avere dei dubbi. Perché il signore in questione non ha né l’aspetto né i modi del comandante in capo o del generale.
Sembra piuttosto un soldato, al massimo un luogotenente, dell’esercito neo liberista. Uno abituato ad eseguire gli ordini di qualcuno, ma sicuramente non i nostri.
Intanto il racconto continua e qualcuno ci crede.
Mi hai fornito molti spunti di riflessione!
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quante stron…te ci hanno raccontato quelli che hanno scelto di dedicarsi alla pseudopolitica per i fini personali…e noi che fessi ad ascoltarli e crederci!
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Un post molto amaro… ma vero
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