
L’anno scorso il concertone del primo maggio era stato vissuto come una raccolta delle ultime canzoni dal balcone visto che tre giorni dopo sarebbe finito il lockdown. Niente politica, niente polemiche, solo voglia di libertà.
Quest’anno, invece, pur essendo ancora in versione virale senza pubblico, è tornato a far discutere. Grazie a un certo Federico in arte Fedez, Rapper iper tatuato e vittima, si fa per dire, del suo successo e di quello di sua moglie Chiara Ferragni.
Gusti discutibili, genitori discussi, ma, a quanto pare, in sintonia con milioni di giovani follower. Ma ieri dal palco del concerto non si è limitato a postare un tweet. Lo ha letto davanti a milioni di spettatori di tutte le età.
Ha elencato una serie di accuse contro l’intoccabile Mario, lo ha chiamato così, contro certi leghisti che vorrebbero affossare il ddl Zan, contro i vertici Rai accusati di censura e addirittura contro il Vaticano accusato di aver investito nelle azioni di un’azienda che produce la cosiddetta pillola del giorno dopo.
Oggi è sulle pagine di tutti i giornali in un carosello di polemiche che hanno spinto il PD a chiedere addirittura le dimissioni dei vertici Rai.
Ho ricevuto tante email e telefonate sull’argomento. Qualcuno ha suggerito che il PD dovrebbe candidare Fedez almeno a sindaco di Roma o in qualche altro ruolo. Porterebbe i voto dei giovani ad un partito nato vecchio. Ma un altro amico commentando questa affermazione ha detto che Letta non capirebbe. Secondo lui i ragazzi giocano ancora a pallone nei campetti dell’oratorio.
Fedez ha detto cose che la sinistra non ha più il coraggio di dire. Troppi silenzi da coloro che dovrebbero tutelare i nostri diritti. E se non sono silenzi sono frasi bisbigliate, dette a metà, …e intanto c’è chi urla con arroganza e prepotenza.
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