La nostra vita da tempo è diventata più frenetica. Tutto deve esser fatto in fretta, nel minor tempo possibile. Con il risultato di rendere le nostre giornate una continua corsa contro il tempo.
Anche i più piccoli hanno giornate piene di impegni che vanno dalla scuola, agli allenamenti di calcio, di nuoto, di ballo, di judo e chissà cos’altro. Ma la qualità della loro vita ne risente perché non hanno più tempo per giocare.
Mentre a casa le loro mamme, che lavorano tutto il giorno, preparano cene veloci con il microonde. Cibi già pronti, che dopo qualche minuto escono dal forno fumanti come se fossero stati appena cucinati. L’offerta è ricca e spesso irresistibile, ma la qualità, a volte, è un po’ scarsa.
Anche la comunicazione è diventata più veloce. Nel secolo scorso si spediva una lettera e, se tutto andava bene, la risposta arrivava dopo quindici giorni.
Mentre adesso si spedisce una email che arriva a destinazione in una frazione di secondo e la risposta qualche minuto dopo. Un progresso notevole anche se la velocità, spesso, non ci da il tempo di pensare bene a quello che stiamo scrivendo. I social ne sono un esempio eclatante.
Persino scrivere libri è diventata una faccenda ad alta velocità. Infatti da alcuni anni, a seguito di avvenimenti di rilievo o ritenuti tali, si scrivono instant book. Se ne occupa una squadra di tre o quattro persone che in pochi giorni scrivono decine e decine di pagine. Poi a firmare il libro sarà un personaggio, di solito televisivo, più o meno famoso
Ma la velocità, anche in questo caso, non va a braccetto con la qualità. Infatti un istant book, una volta archiviato l’evento che lo ha ispirato, viene subito dimenticato.
Tutto questo accadeva prima che il maledetto virus ci mettesse il bastone tra le ruote rallentando il nostro ritmo di vita.
Adesso non ci lamentiamo più delle rincorse quotidiane ai nostri tanti impegni. Anzi, a volte, ne abbiamo nostalgia. Intanto speriamo che una cosa soprattutto sia il più veloce possibile: l’arrivo dell’agognato vaccino ammazza-virus.
Ma c’è sempre qualcuno che ci rovina l’attesa.
Ad esempio Crisanti il Tamponatore , che ha rilanciato la vecchia equazione velocità uguale scarsa qualità. Sostiene, infatti, che un vaccino sicuro ed efficace ha bisogno di anni di studi e sperimentazioni. Mentre adesso, dopo soli nove mesi di ricerche, i vaccini stanno spuntando come funghi nel sottobosco. Ne sono già comparsi tre e altri seguiranno.
Noi spettatori passivi della tragicommedia mediatica, speriamo, naturalmente, che siano efficaci e ci liberino al più presto da questa orrenda pestilenza.
Speriamo anche che i ricercatori spinti da enormi interessi economici non saltino qualche passaggio. Gli annunci sull’efficacia teorica dei primi vaccini non sono del tutto rassicuranti.
Ma ci sforziamo comunque di essere ottimisti sperando di non confondere la speranza con la verità, come fanno i preti.
Sempre interessanti le tue analisi che portano sempre ad una riflessione, in particolare un bel sorriso sull’ultimo punto: ben centrato!
"Mi piace""Mi piace"
Grazie per l’apprezzamento e per la visita. Da tempo non avevo tue notizie. Mi fa molto piacere risentirti. A presto. Ciao.
"Mi piace""Mi piace"