Chiusura o non chiusura, questo è il problema. La regioni, soprattutto quelle più a rischio, vorrebbero che il governo chiudesse, ma non troppo, tutta Italia, così loro non dovrebbero chiudere del tutto. Conte, come un portiere di condominio ,deve mettere d’accordo tutti sugli orari di apertura e chiusura.
Forse deciderà chiusure a ore e giorni alterni. Chissà!
Speranza, invece, sembra aver messo da parte la virtù teologale evocata dal suo nome e si affida alla fede, nella scienza, e alla carità verso i più poveri.
Mentre i consulenti del governo non sono tutti d’accordo sulle misure da adottare, ma solo sulle previsioni fosche, perché è sempre meglio cautelarsi. Se le cose miglioreranno, tanto meglio, altrimenti potranno sempre dire che lo avevano detto. Come in primavera quando dicevano peste e corna delle riaperture.
Intanto tanti italiani non hanno ancora visto i ristori, ovvero i soldi promessi dal governo che adesso, con ulteriori chiusure, minaccia di peggiorare la loro già precaria condizione.
Ma non c’è tempo di discutere perché il virus incombe. Infatti ha colpito anche molti vip.
Magari qualcuno, per intrattenere il pubblico costretto a casa, sta pensando di organizzare una edizione speciale del grande fratello riservata ai vip che sono stati contagiati.
Potrebbe avere un picco di ascolti. In attesa del fantomatico picco dei contagi.