Risarcimento danni

Adesso che ci stiamo lentamente lasciando alle spalle il terribile incidente virale, sembra che tutto si sta risolvendo in una generale richiesta di soldi. Infatti davanti alla porta del governo la fila è lunga, Imprese grandi, piccole e medie, artigiani, commercianti, professionisti vari, partite iva ecc.

Aiutare chi è più in difficoltà è più che giusto. Soprattutto quelli più deboli che avevano già subito l’infinita crisi economica scoppiata nel 2008.

Ma il pensiero unico, ottusamente neoliberista, che ha ancora parecchi seguaci, non la pensa così. Infatti più di una voce si è levata per ribadire ancora una volta, che è inutile dare qualcosa a tutti. Sarebbe uno spreco di risorse che non aiuterebbe il paese a ripartire e scontenterebbe tanta gente.

Tradotto vuol dire che è meglio dare tutto ai più ricchi confidando nel fantomatico effetto cascata che prima o poi farà arricchire anche i più poveri. Niente di più sbagliato. Quarant’anni di neoliberismo sono li a dimostrarlo al di là di ogni ragionevole e anche irragionevole dubbio.

In Europa tre paesi più a nord di noi non vogliono prestarci soldi perché siamo del sud e quindi inaffidabili scialacquatoti di denaro. E’ triste constatare che nemmeno una pandemia è riuscita a far superare i confini del pregiudizio e della malafede e a far scattare la solidarietà. A farci capire quanto sia preziosa e fragile la nostra vita.

Ci stiamo già dimenticando i tanti lutti, le lunghe giornate che passavano lente in un silenzio irreale rotto, troppo spesso, dal suono lacerante delle sirene delle ambulanze: Ci siamo già dimenticati i buoni propositi per il futuro, la voglia di cambiare, di lasciare spazio a nuovi progetti di vita, di allargare il nostro orizzonte spesso troppo ristretto.

Evidentemente erano solo sogni, che, come si sa, svaniscono all’alba.

Adesso che il sole è ormai alto nel cielo, per andare avanti  ci basterà avere un risarcimento danni. Come dopo un incidente stradale.

Mia nonna dall’alto dei suoi 99 anni diceva spesso:” Ce ne saranno sempre di soldi. Anche quando noi non ci saremo più”.

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